
Leone XIV parla di pace, dialogo e accoglienza
Papa Prévost invoca pace, di costruire ponti e dialogo. Appena nominato Leone XIV appare già una guida per il mondo. “La pace sia con voi, una pace disarmata e disarmante. Aiutateci a costruire ponti per essere un solo popolo”. Con queste parole, il nuovo Papa ha salutato il mondo. Il Conclave ha scelto Robert Francis Prévost, 69 anni, agostiniano, missionario, statunitense: è il primo Papa nordamericano nella storia della Chiesa. Ha scelto di chiamarsi Leone XIV, un nome significativo che rimanda al suo predecessore Leone XIII autore della nota enciclica sociale “Rerum novarum”: un’indicazione forse già chiara di una volontà e di un percorso.
Alle 18,08 dell’8 maggio 2025 arriva la fumata bianca, accolta da una folla festante e commossa, che ha assunto un tono simbolico e poetico quando, proprio al momento dell’annuncio dell’elezione avvenuta, è apparso un piccolo pulcino di gabbiano sul tetto della Cappella Sistina, accanto al comignolo. Un segno, per molti, dell’innocenza e della tenerezza di una guida chiamata a ridare equilibrio al mondo.
Nato a Chicago il 14 settembre 1955 da una famiglia di origini italo-francesi, Prévost è entrato nell’Ordine di Sant’Agostino nel 1977, ha preso i voti solenni nel 1981 e ha vissuto per lunghi anni in missione in Perù, a contatto con le periferie e con gli ultimi. Nel 2023 è stato nominato da Papa Francesco prefetto del Dicastero per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Uomo riservato ma profondamente presente, la sua figura è stata indicata come centrale nella riforma della Chiesa promossa da Papa Francesco. Unisce rigore e compassione, visione globale e concretezza evangelica. In un’epoca di crisi e di conflitti, il nuovo Pontefice appare come una figura chiave, un costruttore di dialogo, un pastore che viene dal mondo per parlare al mondo. Appare già come l'uomo capace di parlare ai potenti e di cui il mondo ha davvero bisogno per ripristinare i delicati equilibri geopolitici nei tanti luoghi di conflitto e sofferenza.
Per citare Papa Francesco - se la speranza non delude - ci auguriamo davvero che questa nuova guida della Chiesa possa contribuire al dialogo, all’accoglienza e a riportare equilibrio e pace universale.
