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Quel lato oscuro che affascina

Quel lato oscuro che affascina

di Susanna Tanzi

Hugh Grant, un grande attore dal fascino intramontabile, mai visto prima in un ruolo così inquietante. Mentre in un altro dei film più imprevedibili tra quelli del terrore, una giovane scappa da un apparente serial killer tra tanti ribaltamenti di ruolo… Heretic e Strange Darling, due film che possono sorprendere non solo gli appassionati del genere.
Chi lo ha amato nel film del 1999 che lo ha reso celebre, Notting Hill, e che ora lo apprezza e si fa ancora affascinare dall’attore britannico nell’ultimo Bridget Jones, Un amore di ragazzo, non può non apprezzare l’inquietante e sorprendente “predicatore” nel film horror Heretic. Ultima interpretazione in cui Hugh Grant si conferma in forma smagliante, sorriso enigmatico e ammaliante e sorprese ad ogni inquadratura.
La storia di Heretic in poche parole: quando due giovani missionarie bussano alla porta sbagliata, il loro destino si lega a quello del signor Reed, affascinante quanto spietato. Intrappolate in un gioco di inganni e terrore, dovranno affidarsi alla fede e all’astuzia, le uniche armi che potrebbero salvarle. Fede, religione, etica, filosofia, magia, reincarnazione… non manca nulla nel girone dantesco in cui finiscono le protagoniste, giovani mormoni piuttosto ingenue, a caccia di seguaci per la loro chiesa. Interpretata da Chloe East e Sophie Thatcher, dovranno intanto capire in che luogo misterioso sono finite, e poi fare di tutto per sfuggire alle trappole del geniale quanto perfido inquilino che ha aperto loro la porta di una magione piena di botole, fisiche ma anche metafisiche. Diretto da Scott Beck e Bryan Woods, il film è una girandola di sorprese e scoperte che lasciano con il fiato sospeso e la curiosità di capire che cosa nasconda veramente mister Reed e quale siano le sue mire – è un horror, non va dimenticato – sulle due fanciulle. Che pure non si arrenderanno tanto facilmente alla dialettica e alle suggestioni del pur sempre bello (e qui davvero impossibile) Grant.
Altro giro nel filone dei thriller psicologici ad alto tasso di sorprese e si arriva alla caccia da cardiopalma tra un killer e la sua vittima, un viaggio a balzi (qui si salta da un capitolo all’altro senza un ragionevole ordine numerico) nel lato oscuro delle relazioni umane. Davvero bravi a non svelare mai fino all’ultimo istante la loro vera anima in Strange darling, di JT Mollner, i due protagonisti Willa Fitgerald e Kyle Gallner. Ambientato nell'Oregon rurale, il film si concentra su un uomo e una donna che hanno una storia di una notte che si trasforma nel gioco del gatto e del topo. È diviso in sei capitoli in ordine non lineare. Suspence e colpi di scena, con immagini anche molto forti, non mancano, sorretti da uno script e una regia che non lascia niente al caso, nonostante si tratti di uno dei pochi film in cui i ruoli dei veri cattivi si svelano con un incastro degno delle scatole cinesi.

Due titoli, da poco nelle sale, da consigliare anche se non si è appassionati del genere. Basta chiudere gli occhi nelle scene più forti…

 

Quel lato oscuro che affascina