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Re Giorgio, il genio silenzioso che ha riscritto le regole dello stile

Re Giorgio, il genio silenzioso che ha riscritto le regole dello stile

Un addio che lascia un vuoto profondo nel mondo della moda e del costume. Il grande stilista Giorgio Armani si è spento oggi, a 91 anni. Da tempo era in convalescenza nella sua casa milanese, dopo un ricovero tenuto lontano dai riflettori, come sempre ha voluto. In silenzio, con discrezione, ma con lo stesso rigore con cui ha costruito un impero sartoriale unico al mondo. Fino all’ultimo Armani ha fatto ciò che amava: lavorare. Nonostante le sue condizioni di salute, ha continuato a seguire a distanza le sue sfilate, intervenendo con precisione maniacale su look, dettagli e organizzazione. Anche nelle sue ultime ore era intento nei preparativi per l’appuntamento del prossimo 28 settembre all’Accademia di Brera, dove avrebbe celebrato i cinquant’anni di carriera. Ci sarà ugualmente: quel défilé porterà in passerella tutto il suo stile e il suo modo - unico e speciale - di intendere la moda come espressione di sobrietà, libertà e forza interiore.

Giorgio Armani è stato un autentico rivoluzionario. Un interprete profondo e geniale del nostro tempo, capace di trasformare l’essenza stessa del vestire. Ha liberato la donna da costrizioni e stereotipi, riscrivendo i codici del potere femminile attraverso tagli puliti, linee morbide, e una palette che è diventata sinonimo di eleganza contemporanea. Come Coco Chanel prima di lui, Armani non ha semplicemente fatto moda: ha cambiato la percezione di sé delle persone che indossavano i suoi abiti.

Nel 1975 fondò la sua maison, a 41 anni, con le idee chiare e una visione ben precisa: creare abiti per chi li indossa, non per stupire a ogni costo. E a questa filosofia è rimasto fedele sempre scatenando polemiche laddove necessario, eppure le sue parole si sono sempre rivelate  profetiche.

Una storia e una carriera celebrata in 150 abiti iconici

Mentre il mondo della moda oggi saluta uno dei suoi protagonisti più amati, Milano gli rende omaggio con la mostra “Giorgio Armani Privé 2005–2025 – Vent’anni di Alta Moda”, allestita presso l’Armani/Silos. Un tributo raffinato e potente a un percorso creativo che ha saputo fondere sperimentazione, artigianalità e un’idea di bellezza senza tempo. La retrospettiva – la prima dedicata alla collezione di haute couture nata nel 2005 a Parigi – racconta attraverso 150 creazioni il sogno Privé: un universo di glamour controllato, teatrale ma mai eccessivo, dove la couture è al servizio dell’essere, non dell’apparire. Ogni abito, curato personalmente da Armani, testimonia la sua ossessione per la forma pura, i tessuti preziosi, la perfezione del dettaglio.

Un sogno che continua

La mostra è stata inaugurata a fine maggio con il patrocinio del Comune di Milano e in collaborazione con Save the Children, resterà aperta fino alla fine del 2025. Non è solo un’esposizione di moda, ma un racconto di emancipazione e identità, la narrazione visiva di quanto Giorgio Armani abbia ridefinito l’identità femminile nella società contemporanea.

La sua voce, il suo stile e la sua visione resteranno con noi, non si spegneranno mai. Perché Giorgio Armani non è stato solo un maestro di moda, è stato un costruttore di cultura. E la cultura, come l’eleganza vera, non muore mai.

Grazie da tutti noi maestro Armani: buon vento e mare calmo.


ph: Courtesy Armani