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Il Conquest Very High Precision è tornato

Il Conquest Very High Precision è tornato

Longines, il marchio della clessidra alata celebra quest’anno 185 anni e inizia i festeggiamenti di questo compleanno speciale con la riedizione di un iconico modello Forte della sua lunga esperienza nei movimenti al quarzo, rivisita un successo degli anni ’ 80: il Conquest V.H.P. (Very High Precision), che sigla il ritorno del marchio a una tecnologia in cui ha avuto un approccio pionieristico, in particolare nel campo delle attività di cronometraggio. La nuova collezione, del resto, è stata appena presentata presso l’Osservatorio di Neuchâtel dove nel 1954 è stato certificato il primo orologio al quarzo, sviluppato dal marchio, ad aver raggiunto la precisione atomica. Sulla scia di questi successi storici, il marchio dalla clessidra alata presenta oggi il nuovo Conquest V.H.P., dotato di un movimento sviluppato in esclusiva per Longines dalla manifattura ETA. Questo si distingue per la sua ultra precisione, trattandosi di un orologio analogico (± 5 secondi/anno), e per la sua capacità di resettare le lancette dopo un urto o l’esposizione a un campo magnetico, grazie al sistema DPR (rilevamento della posizione dei ruotismi). Vantaggi che gli conferiscono lo status di movimento fuori dal comune cui occorre aggiungere la lunghissima autonomia della pila e il calendario perpetuo. Nel più puro spirito Conquest, la linea sportiva per eccellenza di Longines, questo straordinario segnatempo mette d’accordo contenuti tecnici ed estetica dinamica. Rispetto agli smartwatch, il Conquest V.H.P. non presenta l’inconveniente di dover ricaricare la batteria o i problemi legati alle onde, posizionandosi come il portabandiera della precisione più estrema.