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La forza del Made in Italy - Luxury Files

di Valeria Mangani

Nella moda, così come nella vita, nei momenti di crisi nelle persone emerge l’eccezionalità. Solo dopo aver toccato il fondo è possibile rialzarsi più forti e determinati di prima. Riprendersi dalla crisi scaturisce dall’esigenza di molti (artigiani, stilisti, maison, ecc) di continuare a lavorare e cosa più difficile, in maniera più ispirata e creativa che mai. C’è un ideogramma cinese, che ho appreso dai miei figli che studiano questa lingua, che attribuisce  alla parola crisi il sinonimo di opportunità.
La moda e il lusso posso essere oggi un valore aggiunto anche per il turismo italiano. Un territorio a forte vocazione turistica e di grande tradizione fashion.

 


Moda e lusso non sono l’espressione soltanto dell’abitudine a consumi di elevata gamma qualitativa e di costo. Sono uno stile di vita e di comportamento che privilegia l’acquisto e/o il consumo di prodotti ed oggetti destinati ad ornare il proprio corpo e l’abitazione, apparentemente superflui, ma tutt’altro che tali. Moda e lusso infatti rappresentano un volano estremamente efficace per diffondere in un mercato tutt’altro che di nicchia, e ben lungi dall’attraversare crisi ed austerity, un messaggio di ripresa.
Non si può non attingere da questo settore per far ripartire altri settori merceologici ad esso correlato, che possono riossigenare da tale serbatoio, attivando le loro capacità di creare lavoro a cascata per quella piccola e media artigianalità che rappresenta il perno vitale del nostro paese. Noi italiani abbiamo la sapienza del Made in Italy nel nostro DNA. Secondo la fisica quantistica, in noi vibrano particelle tachioniche di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Raffello, Tiziano, Bernini e Borromini. I più grandi artisti che hanno permeato la culla dell’arte mondiale. Ne vogliamo parlare…? Un po’ più di spirito patriottico agli italiani non guastrebbe comunque!  Il segreto di tutte le collaborazioni vincenti è lo spirito di gruppo e il team-buiding, laddove si profila il concetto del miglioramento costante esaltando non solo le proprie individualistiche capacità, ma anche le altrui. Questo concetto, noto in Giappone come Kaizen, fece grande la Toyota in un momento di grande crisi facendola risorgere dalle proprie ceneri come una sorta di araba fenice, rivalutando l’associazionismo e lo spirito di squadra.

 


Ecco forse il mio vero merito, al di la delle indispensabili  competenze tecniche,  è stato proprio quello di credere fino in fondo in questa opportunità ed averla trasmessa anche al Consiglio d’Amministrazione di Altaroma.
L’Italia, a differenza di altri paesi, ha un’antica vocazione sartoriale, ed è fiera di rappresentare la moda e l’alta moda anche attraverso le nuove generazioni. La Dolce Vita ha rappresentato nell’immaginario collettivo comune una Capitale, festosa, viva, effervescente e ricca di iniziative. Roma è stata la città delle celebrità, non soltanto italiane, ma anche e soprattutto internazionali, e di questo fasto ancora gode i riflessi.