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AUTUNNO 2014

QUANDO IL LUSSO SPOSA LA CULTURA.

Bilbao, prima che venisse commissionato il progetto del grande museo Guggenheim, era una quasi dimenticata cittadina basca: oggi è la seconda meta turistica di Spagna. Forse ispirato a quello straordinario successo e stregato da quel modello “decostruttivista”, Bernard Arnault, patron del maggiore brand mondiale del lusso, il gruppo LVMH, commissionò qualche anno fa all’autore di quel gioiello, la grande star dell’architettura Frank Gehry, la sede parigina della Fondation Louis Vuitton.   
Ora il progetto è pronto e aprirà al pubblico il 27 ottobre tra i secolari alberi del Jardin d’Acclimatation, nel Bois de Boulogne di Parigi. Si presenta come un grande veliero con dodici vele di pannelli di vetro curvati.
Frank Owen Gehry, il cui vero nome è Ephraim Goldberg, nato a Toronto nel 1929 da una famiglia di ebrei polacchi, trasferitosi poi a Los Angeles nel 1947, ha tratto la sua ispirazione dalla leggerezza dell’architettura vetrata dei giardini di fine ‘800, come il Grand Palais.
L’edificio, com’è per tutte le creazioni di Gehry, è originalissimo, slanciato, luminoso, dinamico, gioca sui riflessi e la trasparenza: è una nave che s’inserisce in modo armonioso nell’ambiente naturale tra boschi e giardini, con le sue vele di vetro gonfiate dal vento, che ricoprono i blocchi bianchi dell’edificio centrale, che tutti già chiamano iceberg.
Per rispettare il progetto è stato sviluppato un metodo rivoluzionario, che consente di curvare a caldo con precisione millimetrica, ognuno dei 3600 pannelli di vetro delle dodici vele. “Abbiamo desiderato offrire a Parigi un luogo d’eccezione per l’arte e la cultura, e scommesso sull’audace e l’emozione affidando a Frank Gehry la realizzazione di un edificio rappresentativo del 21° secolo” spiega Bernard Arnault, che è anche un grande collezionista d’arte contemporanea. Il nuovo contenitore, che è destinato a diventare un luogo d'eccezione per la promozione della creazione artistica contemporanea e futuro simbolo parigino del 21° secolo, accoglierà ben undici gallerie espositive, un auditorium, spazi per allestimenti temporanei e aree per la collezione permanente.
Quando il lusso sposa l’arte e la cultura nascono progetti che lasciano il segno.

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